8 ottobre 2008

Era tutto lì (gli eroi)



Ero arrabbiata. Fottutamente orgogliosa e cieca. - Il mio eroe non può finire dietro le sbarre! - E ti avevo scalzato dal piedistallo. Avevo paura. Troppo simile a te. Stesso sangue, stessa carne. Stessa caccia alle scintille. Fino a spaccarsi l'anima.

Eppure, stupida, non avevo capito nulla. Stava tutto lì, in quella canzone. E lei lo sapeva già. Ci sono sbagli che si possono amare. Perché gli eroi non sempre la fanno franca.


"... it was one of those great stories
That you can't put down at night
The hero knew what he had to do
And he wasn't afraid to fight
The villian goes to jail
While the hero goes free
I wish it were that simple for me..."

28 aprile 2008

heart of gold



Lo stringo tra le mani. Gioiello di inestimabile bellezza. E tremo al pensiero che possa essermi tolto.

L'anima canta "G.L.O.R.I.A".

Ti vorrei pulsante nelle vene, midollo nelle ossa, pigmento della pelle. Sei dentro più di qualunque cosa al mondo. Sei aria che respiro. Rivincita. Sogno di carne.

E ho smesso di cercare.

26 marzo 2008

your words (between the lines of age)


"Stamattina
mentre ero in viaggio
pensavo che sono diventato tòpola-dipendente.
E volevo tu lo sapessi."

23 marzo 2008

magic (and silly things)


Osservo il mio
dolcissimo uomo guerriero, mentre si rigira nel letto cercando un po' di sollievo dalla febbre. Sono qui a pochi passi da lui, nella penombra della (nostra) stanza. Lo guardo e vorrei magie per guarirlo, incantesimi per levargli i pensieri.

Poi ogni volere diventa sciocco. Sono la donna più fortunata della terra e lui l'uomo che mi avrà accanto per sempre. Chiudo il pc e vado ad accoccolarmi su di lui.

10 marzo 2008

Romeo had Juliette



Su di me... dietro... dentro. Tua da sempre. Amore e voglia, che vorrei gridarli. Le tue mani sul culo. Le labbra sul collo. Gli occhi fissi nei miei per minuti che diventano eterni.

Scopami l'anima, mio uomo meraviglioso. Fottimi il cervello. Prendimi il cuore, che ti appartiene. Il resto è un effimero nulla.

14 febbraio 2008

my valentine



Una busta bianca e un cuore, argento da grattare.
Li hai nascosti nella buca delle lettere, prima di partire, perché li trovassi nel giorno speciale.

Mio Valentino speciale.
Mio uomo dei doni e delle sorprese.
Ti seguo senza remore.
Nuda e col cuore in mano.

4 febbraio 2008

espiazione



- Quando vedo questi film, poi mi manchi.
-
Perché?
-
Perché tremo al pensiero che qualcosa possa portarti via da me.

Tua. Tua. TUA.

Voglio vivere con te per non perdermi nemmeno un istante.

22 gennaio 2008

hurricanes



Giornata da dimenticare, per diversi motivi. Non ultimo sapere che il mio uomo oggi ha il morale a terra e sentirmi impotente. Qui, a 300 km di distanza.

Stasera, mentre tornavo a casa dopo il lavoro, ho visto sul metrò una mia compagna delle elementari. Federica B. Non la vedevo da allora. Sono passati più di 20 anni, eppure i lineamenti erano grossomodo gli stessi. Il viso della bambina con cui giocavo nel cortile di scuola, su 1 metro e 65 circa di altezza.

L'ho osservata di sfuggita. Ho cerca
to di scorgere il titolo del libro che stava leggendo, per capire un po' che tipo di persona fosse diventata oggi. Ma non l'ho salutata. Cos'avrei potuto dire di significativo, in qualche fermata di metrò, a una persona che l'ultima volta che mi ha visto, aveva i calzettini corti e il grembiulino bianco? Nulla. Avrei dovuto raccontarle della mia pessima giornata. Chiederle che stesse facendo ora di bello. Lasciarmi andare a tutti quei convenevoli a cui si fa l'abitudine man mano che si diventa grandi. E poi salutarla con un banale "arrivederci...".

Le domande le ho fatte a me stessa invece. Mi sono chiesta cosa fosse rimasto della me di allora. Di quella bambina che giocava sotto gli ippocastani. Se la mia strada, oggi, non fosse già troppo lontana da quel cortile. E mi sono venute in mente le piccole paure che avevo. La timidezza. Le insicurezze, che forse non se ne sono mai andate. E insieme i sogni, la curiosità. La voglia di comunicare qualcosa, il bisogno di lasciare un'impronta. E mi sono accorta che ancora credo in tutto questo come ci credevo allora. Anzi, di più. Perché oggi non funziona come con Babbo Natale. Oggi quelle stesse cose non sono più solo meravigliose e perfette. E, nonostante questo, le amo comunque profondamente.

Poi, a una fermata prima della mia, si è avvicinato un ragazzo. Dalle sue cuffie usciva, inconfondibile, la voce di Dylan. Hurricane. Sono scesa dal metrò e così anche lui. Per alcuni istanti abbiamo camminato vicini. Mentre Dylan cantava, il mio cuore sorrideva e batteva il tempo.

17 gennaio 2008

dig deeper this time


Ho scavato a fondo, come nemmeno credevo di saper fare. Ti ho guardato negli occhi, senza più giochi, nè barriere. Mi sono spogliata di ogni paura. L'anima nuda di fronte alle tue "R".

"O tutto, o niente!" - mi sono detta. Questa volta si gioca duro. Questa è LA volta. Quella che "sei la donna più fottutamente fortunata della terra". Non mi lascerò sfuggire nemmeno una scintilla.

Mi hai visto senza veli. Amazzone bambina con bagagli pesanti a carico. Ti sono entrata dentro. Ho scavato dove non avresti voluto. Eppure mi hai stretta tra le braccia, come una cosa preziosa, dicendo solo: "Non andare via. Stai con me".

Non andrò più in nessun posto, amore.
Non ci sono andata mai prima di te.

7 gennaio 2008

we belong together



Guardarlo dritto negli occhi e sapere esattamente che è Lui e non potrebbe essere nessun altro. Raggomitolarsi contro la sua schiena e ascoltarlo respirare, finché non si addormenta. Desiderare ogni giorno la sua pelle, le sue mani, senza mai saziarsene. Affondare il viso nel suo collo e sentire odore di Casa.

Lavorerò per meritarmi il tuo amore, tesoro.
Qualcosa di così immenso va guadagnato ogni fottuto giorno.

29 novembre 2007

*he* knows full well



"... the screen door slams
Mary's dress waves
Like a vision she dances across the porch
As the radio plays
Roy Orbison singing for the lonely
Hey that's me and I want you only..."

Seduta non riesco più a starci. Nell'aria la mia canzone preferita.
Verso il palco, viva, canto con tutta la voce che ho in corpo e sorrido, sorrido di pancia.
Mi volto e mi accorgo che *lui* mi sta guardando, mentre ballo e mi lascio avvolgere dalla musica.
"Sei bella. E' proprio il tuo mondo".
Dio, quest'uomo sa esattamente chi sono!

19 novembre 2007

(*you*) folk-like



"... I'll work for your love, dear
I'll work for your love
What others may want for free
I'll work for your love..."

Vibrazioni calde di chitarra acustica. Melodie di miele al pianoforte. Parole semplici, che non smetto mai di cantare. Cicatrici coccolate dal sole. Suoni che chiamano piedi nudi su parquet. Sorrisi fatti di lacrime.

Sei come folk.
Neve all'equatore.
Nel petto e nelle vene.

27 ottobre 2007

fireworks



"... you, soft and only
you, lost and lonely
you, strange as angels
dancing in the deepest oceans
twisting in the water
you're just like a dream..."


Oltre le tende splende il sole. Persone e automobili si affaccendano in giro. Milano è così radiosa oggi, che le preoccupazioni sbiadiscono di fronte al suo sorriso.

Penso al nostro rientro a casa, quella sera, alle tue lacrime, vere e bellissime, su Cirano. Penso che mai un uomo è stato capace di toccarmi così a fondo, di comprendere ogni mia sfaccettatura e amarla come fosse un dono.

Tutto quello che all'inizio sembrava insormontabile è diventato così semplice quando mi hai preso per mano. E ogni volta che facciamo l'amore, carne, cuore e anima insieme perfettamente esplodono.

Mai così donna.
Mai così sicura.
Mai così grata.
Mai così Viva!

16 ottobre 2007

rassicurazioni (something 2 believe in)



"ti amo.

mi manchi da quando sono partito
non oggi alle 6, ma quando sono partito per il militare
forse anche prima"

12 ottobre 2007

amarcord (vecchi post)


30 marzo 2005

... Calipso, oh Calipso! Penso spesso a lei. Ha amato Ulisse. Hanno vissuto insieme sette anni. Non sappiamo per quanto tempo Ulisse avesse condiviso il letto con Penelope, ma certo non così a lungo. Eppure tutti esaltano il dolore di Penelope e irridono le lacrime di Calipso...


Verità sacrosanta! Nessuno ha mai pensato a quanto debba aver sofferto questa ninfa, che salvò Odisseo da una morte sicura, lo amò profondamente, lo accudì per anni a Ogigia, e poi lo vide partire e lasciarla per sempre. Ebbene sì, il "temerario" Odisseo approdò nell'universo incantato di Calipso, lo inondò di emozioni, di brividi e carne, ma poi scelse il ritorno

... All'esplorazione appassionata dell'ignoto (l'avventura), preferì l'apoteosi del noto (il ritorno). All'infinito (giacché l'avventura ha la pretesa di non avere mai fine), preferì la fine (giacché il ritorno è la riconciliazione con la finitezza della vita)...

infliggendole un dolore che non si placherà mai, abbandonandola al dolore dell'ignoranza.

... In greco "ritorno" si dice nòstos. Álgos significa "sofferenza". La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. In spagnolo, añoranza viene dal verbo añorar ("provare nostalgia"), che viene dal catalano enyorar, a sua volta derivato dal latino ignorare. Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza. Tu sei lontano, e io non so che ne è di te...

Leggendo Kundera, ripenso a qualche anno fa (5... 6 forse... sembra un'eternità), quando, ignaro di quanto mi avresti cambiato, mi hai inflitto lo stesso dolore.

Allora desideravo davvero essere Penelope. Come lei, avrei saputo aspettare il mio uomo per più di vent'anni, senza mai cedere alle lusinghe dei Proci. Avrei salutato coraggiosa le sue partenze e atteso paziente i suoi ritorni, amandolo incondizionatamente. Ma i tuoi gesti mi hanno reso egoista, e le tue parole mi hanno trasformato in Calipso

... So anch'io, e molto bene, che a tuo confronto la saggia Penelope per aspetto e grandezza non val niente a vederla... Ma anche così desidero e invoco ogni giorno di tornarmene a casa, vedere il ritorno...

e soffro ancora i postumi della metamorfosi, in questa grotta che ormai d'incanto ha ben poco.

... E il sole s'immerse e venne giù l'ombra: entrando allora sotto la grotta profonda l'amore godettero, stesi vicino uno all'altra...

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12 ottobre 2007

Raggi di luce illuminano la grotta. L'egoismo è una porta chiusa. Raccolgo da terra gli errori fatti, briciole di pane per ritrovare la strada. La colpa sbiadisce nei nostri sguardi.

9 ottobre 2007

le cose davvero importanti

ON AIR: Powderfinger (Cowboy Junkies)

Bevo una tisana rilassante e focalizzo l'attenzione sulle cose davvero importanti.

Lui che sussurra "sei il mio amore" (pochi minuti fa al telefono) e mi apre il cuore ogni giorno di più.
Io che, per la prima volta nella mia vita, ho la certezza di non voler accanto nessun altro.

Per tutto il resto, nonostante la frustrazione, continuo a darmi da fare.
Questa sera però il resto può anche andarsene affanculo.

1 ottobre 2007

tremblin' leaf


ON AIR: Dear Darkness (P.J. Harvey)

3 di notte. La casa vuota.
Lo stomaco brucia e voglia di piangere.
Nero di nuovo, per la prima volta, dopo anni di luce costante.
Nausea, dolori alla pancia. La carne trema. La mente vacilla, mentre cerca un perché. Allungo la mano verso il tuo cuscino e ti vorrei qui a stringermi forte.

"... Dear darkness
Dear darkenss
Won't you cover, cover me again?
Dear darkness, dear
I've been your friend for many years..."

30 settembre 2007

dancin' queens (amiche per sempre)



Reginette
per una sera, sul mio bolide rosso, lungo la strada che riporta a qualche anno fa. Amiche per davvero, amiche per sempre. Donne nella carne, bambine nel cuore. Balliamo felici.
Comunque per mano.

25 settembre 2007

da sempre

ON AIR: Joanna Newsom

Una settimana davvero insieme. Alzarsi la mattina col suo bacio del buongiorno. Rientrare dal lavoro e trovarlo a Casa che apre la porta e mi sorride. Poter fare progetti a breve scadenza. Andare assieme a sentire Battiato, mangiarsi una pizza e poi fare l'amore fino alle due di notte. Arrivare per mano a un week-end di emozioni e suggestioni. Lui che affonda il cuore nelle mie radici, mi accompagna lungo le strade in cui è cresciuto mio nonno e conquista a pelle le persone per me importanti.

Amo quest'uomo e i suoi occhi. Li amo entrambi da sempre.

"... from the top of the flight
Of the wide, white stairs
Through the rest of my life
Do you wait for me there?..."

17 settembre 2007

all that glitters...


A volte la mente dà vita a fuochi immensi.
Mi mandi solo oggi questa poesia, scritta per me quasi quattro anni fa:

14 feb 2004
Ho cercato fra i Poeti e i Sognatori
le parole più adatte
a dirti quanto io provo per te.
Le ho trovate nel mio cuore,
e sono: "T'amo".

La leggo con gli occhi di un'anziana amica. La sento col cuore (che ora è nelle mani di chi lo possiede da sempre). Sono dolci. Le stringo a me come stringevo il primo orsacchiotto di pezza. Parole bambine, riconsegnate alla loro semplicità, svestite di ogni orpello fantastico. Non sei più Shakespeare, nemmeno Joyce. Oggi sei soltanto il mio amico fragile, rimasto a terra quando io avevo già spiccato il volo.

14 settembre 2007

segni


Seduta alla scrivania, cerco di non pensare a cosa potrebbe essere domani. Focalizzo l'attenzione sui miei punti fermi. Le mie priorità sono cambiate.

So di non essere più disposta a rinunciare a corse in vespa e respiri profondi solo per firmare una pagina. Voglio tracciare una rotta più complessa, che tocchi luoghi difficili da raggiungere.

So che per lasciare un segno, non occorre necessariamente una penna. Voglio lasciare segni negli sguardi, nella carne, nell'anima.

6 settembre 2007

quello che sento

ON AIR: Like a rolling stone (Bob Dylan)

Ci sono cose che sento. Cose che arrivano dritte tra la pancia e l'inguine. Arrivano come ondate calde e fanno brillare lo sguardo.

Respiro profondamente. Come se inalassi il mondo, interamente avvolto e catturato nei miei polmoni.

Tu e la musica soltanto avete questo potere su di me. Sulla carne, sull'anima. Liquidi tra le pieghe della pelle. Vi assorbo. Mi nutro.

4 settembre 2007

rotte II

27 agosto 2007 - ore 09:48 p.m. (dal Moleskine)

Planiamo su catrame nero vischioso. La luna splende lattea. Lontane le luci del Giglio. Non esiste nulla di più immenso del mare.

3 settembre 2007

rotte

26 agosto 2007 - ore 07:47 p.m. (dal Moleskine)

ON AIR: Thrasher (Neil Young)

Porto di Solenzara. Luna piena. Acqua liscia come olio. Nata per stare in mare. E domani rotta verso il Giglio.

certainties II

(Caprera, agosto 2007)

Fare l'amore con lui su Bora, ormeggiata tra l'acqua e le stelle. Stringerlo forte e sapere che non esiste nessun altro.

in viaggio II

17 agosto 2007 - ore 10:00 a.m. (dal Moleskine)

Sul treno per Parma. Ancora rotaie, ancora terre che scorrono veloci. Resta fermo lui e questa nostra vacanza ancora tutta da vivere, ma già impressa nei ricordi. Scoprire insieme posti nuovi. Commuoversi mentre un amico accompagna la sua donna all'altare. Addormentarsi in letti sconosciuti, eppure sentirsi a casa. E' tempo d'acqua e di vele ora. Tempo di viaggi senza confini.

"... where the ocean meets the sky
I'll be sailing..."

16 agosto 2007

corvi e girasoli


13 agosto 2007 - ore 10:25 a.m. (dal Moleskine)

ON AIR: Satellite of love (Lou Reed)

In viaggio verso Varsavia (Warszawa). Asfalto disconnesso e scritte che non conosco. Ai bordi delle strade vendono sacchi di patate. Povertà e rovine, ma su finestre e balconi tanti fiori. Polonia malinconica e orgogliosa. Paese di corvi e infinite pianure. Il cielo è grigio, ma nei cortili sbocciano i girasoli.

my own movie


12 agosto 2007 - ore 19:43 p.m. (dal Moleskine)

Breslavia (Wroclaw). Entrati ora in hotel. A pochi metri Al di Meola sta suonando dal vivo. Dai lucernari della stanza vediamo il fiume. Il vento scompiglia i capelli. And I'm a movie star. :-)

in viaggio


12 agosto 2007 - ore 2:30 p.m. (dal Moleskine)

L'asfalto caldo scivola come burro sotto le ruote. 22° al sole. Passiamo Plauen (città delle punte) e sulla destra uno specchio d'acqua. Vita on the road, quella per cui sarei nata, se non avessi radici ben puntate nel terreno. Muovermi tra lembi di terra che cambiano nome e lingua. Nomade di carne e anima, ma con una casa in cui poter tornare ogni volta che ne sento il bisogno. Pietra rotolante con molto da perdere e altrettanto per cui sorridere di pancia.

"... How does it feel
To be without a home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?..."

11 agosto 2007

delusioni e caffè


"... Gentile Dottoressa..., La informo che si è conclusa la selezione in oggetto a cui Lei ha partecipato. Pur ritenendo interessanti il Suo profilo e la Sua preparazione abbiamo, in questa occasione, optato per un'altra candidatura..."
Una giornata in cui, dopo pranzo, assieme al caffè, ti arriva una mail di questo genere, non è esattamente il mio ideale di giornata.

Soprattutto se si trattava di un'ottima opportunità e di un gran bel modo per mandare affanculo i tuoi attuali capi. Soprattutto se sei passata da casa con lui solo per una notte, perché domani iniziano le vostre vacanze, il vostro viaggio, e una cazzo di mail in qualche modo li ha appena macchiati di nero.

Ma ci si rimette comunque in piedi... Perché, nonostante le delusioni, non dimentico le cose per cui devo baciarmi i gomiti. Una, in questo preciso istante, sta riposando a pochi metri da me e da domani masticherà chilometri e chilometri solo per starmi accanto e accompagnarmi al matrimonio di un amico.

Anche se questo mondo fa di tutto per gettare nel panico, io, dal mio piccolo angolo di caos, non perdo mai di vista i veri punti fermi.

8 agosto 2007

nuove strade


Domani a quest'ora sarò già in treno da un po'. Una puntatina nella terra del tortello alla lastra e poi via verso nuove avventure tra Polonia e Germania. Le vacanze di quest'anno mi calzano davvero a pennello. Qualche giorno di vita da spiaggia per cancellare le nevrosi da ufficio. Avventure sulle "highway" polacco-germaniche, alla scoperta di nuovi angoli preziosi e culture differenti.

E poi via, lontani dal mondo, a sfrecciare tra venti e flutti con le vele cazzate a dovere! Quindi poco importa se oggi piove e il sole nemmeno si scorge tra i nuvoloni neri. Tra qualche ora avrò i suoi occhi e lo sguardo proiettato verso nuove strade.

7 agosto 2007

ore piccole, bambine grandi


Oggi il cielo è coperto. Si è anche vista qualche goccia di pioggia poco fa. Del resto, come dice lui, sempre meglio che lavorare.

Ieri la nottata è volata a suon di chiacchiere. Io, M. e S., appollaiate sul muretto in baia, abbiamo riso di gusto, come non facevamo da tempo. Abbiamo tirato le 3, senza nemmeno accorgercene, parlando di emozioni, deviazioni e scivoloni dell'anno passato. Era un po' che non facevo la "ragazzina" e, devo dire, ogni tanto ci vuole. Salvo poi stamane svegliarmi alle 8.30 spaccate e non riuscire più a riprendere sonno.

Mentre mi ascoltavo parlare ieri sera, mi rendevo conto di come questi 10 mesi mi abbiano fatto crescere più di qualsiasi altra esperienza. Di come "IO" non sia più il centro dell'universo, ma ci sia qualcosa di più importante ancora. Qualcosa da proteggere, da difendere. Per cui essere eternamente grata e felice.

6 agosto 2007

that's why I love the summertime


Alzarsi la mattina, collegarsi al messenger dal terrazzino vista mare, e vedere che molti ancora lavorano, mentre tu ti rilassi e fai colazione davanti a un panorama niente male.

Accendere la tv e accorgersi che la programmazione estiva è quasi più decente di quella invernale. Potersi gustare un documentario sulla presunta morte di Paul McCartney, senza doversi preoccupare di dover correre in ufficio.

Scendere in spiaggia, mangiare un boccone e poi farsi una mano di scopone scientifico con gli amici dopo il caffé. Leggere un po' e poi abbioccarsi sul lettino. Svegliarsi, fare 20 metri e buttarsi in acqua.

Sono solo alcuni dei motivi per cui adoro le vacanze estive.

5 agosto 2007

old traditions (back home)


Le vecchie tradizioni vanno rispettate. Così ieri sera non ci siamo fatti mancare l'appuntamento post-cena all'Ultima Spiaggia. Che non è esattamente La Capannina, ma ha comunque il suo perché. Non ci sono santi: questo paesino bagnato dal mare, pur piccino e poco battuto dai veri viveur, per noi resta sempre un angolo di paradiso. Seduti al tavolino, ci siamo raccontati le ultime novità cittadine. S. è andata a stare per conto suo e ha dipinto le pareti della sua camera di arancione. Io invece ho la fissa del bianco e la mia stanza sembra una tela intonsa, ancora da pittare. L. ha appena avuto un figlio. E. si sposa la prossima settimana.

Le estati corrono. Si cresce, si cambia, le responsabilità aumentano e ritrovarsi ogni anno ai tavolini dell'Ultima Spiaggia è un po' come mettere tutto nero su bianco. Eppure, nonostante il passare del tempo, ci sono luoghi, cose e persone che si finirà sempre per identificare come Casa.