12 ottobre 2007

amarcord (vecchi post)


30 marzo 2005

... Calipso, oh Calipso! Penso spesso a lei. Ha amato Ulisse. Hanno vissuto insieme sette anni. Non sappiamo per quanto tempo Ulisse avesse condiviso il letto con Penelope, ma certo non così a lungo. Eppure tutti esaltano il dolore di Penelope e irridono le lacrime di Calipso...


Verità sacrosanta! Nessuno ha mai pensato a quanto debba aver sofferto questa ninfa, che salvò Odisseo da una morte sicura, lo amò profondamente, lo accudì per anni a Ogigia, e poi lo vide partire e lasciarla per sempre. Ebbene sì, il "temerario" Odisseo approdò nell'universo incantato di Calipso, lo inondò di emozioni, di brividi e carne, ma poi scelse il ritorno

... All'esplorazione appassionata dell'ignoto (l'avventura), preferì l'apoteosi del noto (il ritorno). All'infinito (giacché l'avventura ha la pretesa di non avere mai fine), preferì la fine (giacché il ritorno è la riconciliazione con la finitezza della vita)...

infliggendole un dolore che non si placherà mai, abbandonandola al dolore dell'ignoranza.

... In greco "ritorno" si dice nòstos. Álgos significa "sofferenza". La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. In spagnolo, añoranza viene dal verbo añorar ("provare nostalgia"), che viene dal catalano enyorar, a sua volta derivato dal latino ignorare. Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza. Tu sei lontano, e io non so che ne è di te...

Leggendo Kundera, ripenso a qualche anno fa (5... 6 forse... sembra un'eternità), quando, ignaro di quanto mi avresti cambiato, mi hai inflitto lo stesso dolore.

Allora desideravo davvero essere Penelope. Come lei, avrei saputo aspettare il mio uomo per più di vent'anni, senza mai cedere alle lusinghe dei Proci. Avrei salutato coraggiosa le sue partenze e atteso paziente i suoi ritorni, amandolo incondizionatamente. Ma i tuoi gesti mi hanno reso egoista, e le tue parole mi hanno trasformato in Calipso

... So anch'io, e molto bene, che a tuo confronto la saggia Penelope per aspetto e grandezza non val niente a vederla... Ma anche così desidero e invoco ogni giorno di tornarmene a casa, vedere il ritorno...

e soffro ancora i postumi della metamorfosi, in questa grotta che ormai d'incanto ha ben poco.

... E il sole s'immerse e venne giù l'ombra: entrando allora sotto la grotta profonda l'amore godettero, stesi vicino uno all'altra...

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12 ottobre 2007

Raggi di luce illuminano la grotta. L'egoismo è una porta chiusa. Raccolgo da terra gli errori fatti, briciole di pane per ritrovare la strada. La colpa sbiadisce nei nostri sguardi.

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